Le news di Adriatica Infortuni
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NEGATO IL RISARCIMENTO AL PAZIENTE CHE SI FA OPERARE DA UN ALTRO MEDICO

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Il paziente danneggiato a causa dell’intervento compiuto da un medico, che successivamente si sia rivolto ad un altro professionista, può vedersi precluso il risarcimento del danno per l’impossibilità di ricondurre il danno all’operato del primo sanitario.

In altre parole, non ha diritto al risarcimento il paziente che non riesce a dimostrare il nesso di causalità tra il danno subito e la condotta del medico, per via del successivo intervento di altri sanitari.

È quanto affermato dalla Corte di Cassazione, con sentenza n. 15108/2021.

IL CASO: un uomo, sottopostosi ad intervento odontoiatrico non correttamente eseguito, riportava danni che lo costringevano a rivolgersi ad un altro dentista e, successivamente, agiva in giudizio al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti dal primo professionista.

Nel merito, gli veniva negato il risarcimento poiché l’intervento del secondo dentista non aveva permesso di dimostrare il nesso di causalità tra l’errata condotta del primo dentista ed il danno lamentato. L’uomo ricorreva quindi per Cassazione.

LA DECISIONE: la Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso, affermando che l’intervento del secondo dentista ha precluso il risarcimento, in quanto non è stato possibile ricostruire il nesso causale tra il danno e la sua condotta ed inoltre perché con il ricorso in Cassazione non sono state impugnate le statuizioni relative al nesso di causalità, ma i motivi di ricorso sono stati limitati alla violazione delle regole sulla ripartizione dell’onere probatorio.