La struttura sanitaria è tenuta a specifici adempimenti in caso di intervento, tra i quali la sterilità dell’attrezzatura chirurgica e dell’ambiente operatorio.
Tale obbligazione è estesa anche ai collaboratori del chirurgo, anche al soggetto preposto alla sterilizzazione della sala operatoria e degli strumenti chirurgici.
Il batterio che con maggiore frequenza si può contrarre in occasione di un intervento è lo stafilococco aureo ed è di frequente origine nosocomiale, particolarmente resistente agli antibiotici, e ciò comporta che a monte debba esserci una particolare attenzione alla sterilità di tutto l’ambiente operatorio, proprio perché l’insorgenza di un’infezione è prevedibile.
Proprio per la prevedibilità, quello delle infezioni ospedaliere è un argomento assai discusso in giurisprudenza in quanto, se astrattamente appare semplice affermare la responsabilità dei medici per il solo fatto che il paziente abbia contratto un’infezione nosocomiale, il paziente danneggiato avrà comunque su di sé l’onere di provare che il contagio è avvenuto nella struttura sanitaria, oltre che il danno subito.