Il Tribunale di Milano ha elaborato nuove Tabelle per la valutazione del danno da perdita parentale, sulla scorta dei principi ultimamente affermati dalla Corte di Cassazione in recenti sentenze.
Il nuovo sistema di calcolo prevede che si prendano in considerazione circostanze specifiche come l’età della vittima, l’età dei parenti superstiti, il grado di parentela, la convivenza e l’intensità del rapporto affettivo.
Riguardo alla qualità del rapporto affettivo, in base ai nuovi criteri, occorre tenere conto non soltanto della sofferenza interiore del genitore, figlio, coniuge o altro soggetto assimilabile superstite, ma anche dello stravolgimento della vita di relazione.
Ai fini della determinazione dell’intensità del rapporto affettivo, va considerata la sussistenza e la frequenza delle seguenti circostanze:
- frequentazioni dei due soggetti sia personalmente che tramite telefono o Internet;
- abitudine a trascorrere insieme feste e ricorrenze;
- condivisione di vacanze, lavoro, attività ricreative/tempo libero;
- attività di assistenza sanitaria e/o domestica che il familiare superstite prestava in favore della vittima;
- agonia e penosità derivanti dalla particolare durata della malattia del familiare deceduto e della sua incidenza sulla sofferenza dei superstiti.